Avvisi
Da mercoledì 2 novembre fino alle ore 15 di domenica 6 novembre
LE CELEBRAZIONI LITURGICHE DALLA CATTEDRALE IN S. GIROLAMO
Orari di apertura
dalle 8:00 alle 12:00 | dalle 15:30 alle 19:00
Orari Sante Messe
dal lunedì al venerdì: ore 8,00 – 10,00 – 18,00
sabato prefestiva: ore 18,00
domenica e festività: ore 8,00 – 9,30 – 11,00 – 18,00
In questo tempo di ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo, gli orari sono determinati dal rispetto delle misure di sicurezza per la situazione epidemiologica.
Ricordando Don Alberto
Non essere Amico di don Alberto non era possibile: chi lo ha conosciuto ha potuto davvero ricevere un grande dono,…
A tutti i Fedeli che visitano la Cattedrale
(questo è l’ultimo scritto di Don Alberto Franzini, del 28 febbraio, sul nostro sito)
Il disagio che il popolo cristiano vive in questi momenti, in cui l’Eucaristia non può essere pubblicamente celebrata, può essere superato:
- se ricordiamo anzitutto che la celebrazione eucaristica sgorga dall’unico sacrificio che ha salvato il mondo, il sacrificio pasquale di Gesù sulla Croce, al quale possiamo e dobbiamo partecipare anche in forme diverse rispetto alla forma sacramentale: l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera personale e familiare, l’esercizio molteplice della carità…
- se ricordiamo che le tante Messe alle quali abbiamo partecipato richiedono una nostra testimonianza esistenziale: non basta che l’Eucaristia sia ben celebrata, ma deve essere fruttuosamente vissuta nella nostra esistenza quotidiana: e dunque il digiuno eucaristico non solo ci fa riscoprire la preziosità dell’Eucaristia, ma anche la preziosità delle conseguenze di vita che sgorgano dall’Eucaristia;
- se ricordiamo che anche i nostri padri ebrei hanno vissuto stagioni senza tempio, senza sacrifici cultuali, senza l’esercizio del sacerdozio levitico, come ad esempio nei 70 anni dell’esilio a Babilonia, durante i quali hanno potuto purificare la propria fede e alimentarla e rafforzarla con l’ascolto della Parola di Dio;
- se ricordiamo che anche oggi non sono poche le comunità cristiane, soprattutto in certe parti dell’America Latina, dell’Africa e dell’Asia, che non hanno la gioia di poter partecipare ogni domenica all’Eucaristia: eppure da quelle comunità ci vengono testimonianze eroiche di fede cristiana, che arrivano fino al martirio e che ci fanno impallidire;
- se ricordiamo infine che il sacrificio che ci viene richiesto in questa circostanza è finalizzato al bene di tutti: è un vero atto di carità verso l’intera comunità umana, che possiamo e dobbiamo vivere come espressione di un forte atto di culto verso Dio, nella condivisione delle morti, delle sofferenze e dei dolori di tante famiglie, e nella consapevolezza dei tanti disagi anche economici e di alcune limitazioni del nostro vivere che non sono estranei allo spirito penitenziale del tempo quaresimale.
L’Eucaristia è un dono, non una pretesa. Ed è nelle prove concrete della vita che si plasma e si rafforza la fede. Viviamo dunque il digiuno eucaristico come momento di prova e di purificazione, non di sconforto e di desolazione.
Don Alberto Franzini
Rettore Parroco
26 febbraio 2020, Mercoledì delle Ceneri